Si tratta di un progetto nato per offrire alle mamme straniere e ai loro bambini la possibilità di accedere ad una serie di esperienze ludico-formative che permettano loro di acquisire delle competenze per iniziare a superare il gap linguistico, tecnologico e socio-culturale del quale sono vittime inconsapevoli e non.
Le competenze linguistiche, tecnologiche e socio-culturali date alle mamme e ai bambini possono essere utili nella quotidianità o sul posto di lavoro e a scuola tenendo presente che circa il 60% delle mamme non lavora e la poca padronanza della lingua non aiuta l’inserimento e l’autonomia sul lavoro.
Il rapporto Mamma e Bambino si consolida in un aiuto reciproco. All’interno della famiglia questo rapporto permette alle donne di acquisire ruoli di maggiore responsabilità e rispetto in ambito famigliare e poter iniziare a integrare tra loro mondi e mentalità diverse.
Si crea una forma di istruzione circolare che passa da un soggetto ad un altro (Mamme-bambini-educatori) arricchendoli reciprocamente.
È così possibile, attraverso la partecipazione attiva, creare sinergie e dare alle mamme voglia di futuro che possano ribaltare sul destino dei loro bambini.